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lunedì 30 aprile 2018

Segnalazione "Il discepolo" di Matteo Marocchi

Buongiorno lettori!

Oggi voglio segnalarvi un nuovo racconto fantascientifico

"Il discepolo. << Colui che nel tempo tutto può >>

di Matteo Marocchi


Titolo: Il discepolo
Autore: Matteo Marocchi
Editore: PubMe
Pagine: 100
Anno: 2018


Trama


Il Discepolo, è un racconto fantascientifico adattato negli anni ‘70 e precisamente nel 1977 con fatti completamente inventati e del tutto surreali, il cui protagonista, è un ragazzo di nome Matteo Ruspanti, ex militare e figlio d’arte di un Ufficiale dell’ Esercito Italiano.
Matteo dopo aver abbandonato la carriera militare decise di legarsi ad una setta segreta chiamata l’Agenzia dell’Immacolata (che ha sede a Castel Sant’Angelo a Roma proprio all’interno della Chiesa Cristiana) con lo scopo di custodire un importante segreto e una scoperta fatta negli anni, relativa ad alcuni portali spazio-temporali. Il tutto è scaturito dal ritrovamento di un antico manufatto, che ha il potere di cambiare il destino di chi ne entra in possesso.

Il racconto è ricco di intrighi, spionaggio, misteri, il tutto è ambientato tra le città di Firenze e Roma, con una piccola variante in Grecia sull’isola di Creta e nel finale nella regione dello Yucàtan in Messico, per poi fare tuffo nel passato nell’era dei Maya, Il Discepolo, è, appunto il custode del segreto ma soprattutto è il guardiano del “passato” che agisce nel “presente”.

Diversi sono gli attori in gioco ma tra tanti chi sarà il prescelto che dovrà proteggere e conservare, anche a costo della sua stessa vita, questo segreto?

Biografia Autore



Matteo Marocchi, in arte Marmat “O’ Professore, nasce il 9 giugno del 1977, nella provincia di Roma. Attualmente vive in provincia di Frosinone in un paese di nome Ferentino. 
Lo pseudonimo Marmat trae origine dall’unione delle abbreviazioni tra il cognome e il nome, mentre “O’ Professore”, è un nomignolo attribuitogli per diletto dagli amici più cari ispiratisi ad un personaggio del film “Il Camorrista”. Si arruola nel ESERCITO ITALIANO, dove attualmente presta servizio dal 1995, collezionando molteplici missioni di pace all’estero. Marmat nasce artisticamente nel 2005 con l’hobby della musica, ad oggi vanta molteplici collaborazioni internazionali e nazionali anche di prestigio.
Dal 2012 al 2016 inizia la gestitone di un programma radiofonico su un emittente locale via web streaming dedicato alla cultura Hip Hop. Nei 12 anni di carriera musicale, ha gestito anche diversi siti internet (alcuni di maggior lustro) sempre dedicati alla cultura musicale hip hop, poi, negli anni a seguire, decise di dedicare la sua esperienza maturata agli artisti emergenti, sfruttando l’onda del successo, riesce a fondare ben tre etichette discografiche no profit gestite sul web (net-label) e portandolo alla realizzazione di diverse compilation autoprodotte, attualmente parte dei progetti musicali sono disponibili in tutti gli Stores Digitali. 
Nel settembre 2017 per causa di forza maggiore è costretto ad abbandonare le sue attività manageriali, ma rimane la passione per la produzione di strumentali musicali. Vista la sua continua voglia di mettersi in gioco, a novembre 2017 scrive il suo primo libro che prende il nome di IL DISCEPOLO “Colui che nel tempo tutto può”. Marmat è sposato ed ha due figlie.






venerdì 27 aprile 2018

Recensione "Ladri di anime" di Renato Colecchia



Titolo: Ladri di anime
Autore: Renato Colecchia
Editore: Kimerik
Pagine: 212
Anno: 2017







"Ladri di anime" di Renato Colecchia è un romanzo che mi ha subito incuriosito dalla copertina. Quando ho letto la trama ho capito che avrebbe trattato un tema molto importante, completamente attuale e assolutamente sottovalutato. 

Ciò su cui l'Autore vuole concentrare l'attenzione del lettore è il destino crudele che tante ragazze sono costrette a subire. Giovani e belle diventano schiave, perdono tutti i loro diritti, perdono la loro dignità e diventano vittime di un padrone, di uno sfruttatore che le usa a proprio piacimento con l'intento di far soldi, ma non solo.... Se, infatti, le schiave non rispettano le loro regole, se provano a scappare o semplicemente a resistergli subiranno violenze di ogni tipo dallo stesso sfruttatore. Il comportamento di questi esseri è assolutamente illecito e spregevole, ma in questo circolo vizioso ci sono anche i "clienti", miserabili che magari sono anche sposati o che hanno figlie della stessa età della prostituta, uomini assolutamente meschini!



E' su questi temi che è incentrata la storia di Angelino, detto "Gufo" per via del suo atteggiamento introverso. Cresciuto prima del tempo, a causa della morte del padre quando aveva solo otto anni, ha impegnato anima e corpo nella conduzione del piccolo podere insieme a sua madre. Tuttavia, quest'ultima era spesso costretta a letto per via dei suoi dolori articolari, dunque Angelino doveva occuparsi anche di lei. Nonostante fosse così piccolo il ragazzino andava sempre in paese a vendere il raccolto e le uova e si era fatto la sua clientela che con il passare degli anni aumentò e riuscì a soddisfare grazie all'aiuto del Presidente.
Il racconto ha inizio una sera, mentre Angelino sul suo furgone sta tornando a casa dai mercati generali. Quella sera pioveva a dirotto e quando si trovò a passare sotto il lampione e vide "quella ragazza" che cercava di ripararsi con il cappuccio del giubbottino e cercava di scaldarsi flettendo le ginocchia, non riuscì a non fermarsi per offrirle un riparo, solo un riparo...


"Ciao" disse salendo "Andiamo?" proseguì.
Angelino rimase attonito, reggendo l'ombrello che pensava di offrirle.
Lei chiuse la portella, e con una vocina dolce, dall'accento piacevole che distorceva il suono delle parole, lo invitò ad avviarsi.
Lui non riusciva nè a parlare, nè a proseguire.
Fu la ragazza ad intervenire con una sequela di parole imparate a memoria:
"Prendo cinquanta euro in auto e cento in camera. L'albergo è qui vicino... è tranquillo. Il costo della camera è a tuo carico. Non ci sono problemi, non vogliono documenti. Andiamo?"


Ed è a questo punto che inizia la strana storia tra un semplice ragazzo ingenuo e una prostituta che leggendo il libro scoprirete non essere stata lei stessa artefice del suo destino. Perchè la prostituzione oltre che essere una delle conseguenze della miseria o della stupidità di alcune ragazzine che si illudono di poter navigare nel lusso senza il minimo impegno, spesso è causata anche da semplici incontri sbagliati, dal riporre fiducia in persone che non hanno minimamente a cuore il tuo destino, ma solo il loro portafogli. 

Il tema trattato è sicuramente molto forte e crudo, ma è stato adeguatamente inserito all'interno di una trama interessante. L'unica cosa che non riesco a capire è come si può così da un giorno all'altro prendere delle decisioni importanti sulla propria vita sentimentale, non credo che in molti farebbero realmente quello che ha fatto Angelino supportato anche dalla madre, nonostante le preoccupazioni.



giovedì 26 aprile 2018

Book Challenge 2018: 5° Tema (Maggio)


Buongiorno ragazzi!

Forse il tema di questo mese sarà stato intuito da alcuni di voi...

o forse no :D

Comunque.... abbiamo deciso di dedicare l'intero mese alla mamma!

Adesso non vediamo l'ora di scoprire le vostre letture :)





I punti da seguire sono:



1 PUNTO: leggere un libro diventato film


2 PUNTI: leggere un libro con la parola mamma/madre nel titolo


3 PUNTI: leggere "Accabadora" di Michela Murgia o "Parlare a raffica" di Lauren Graham oppure "I giorni dell'abbandono" di Elena Ferrante




Potete sempre scriverci giù nei commenti oppure sul nostro gruppo facebook

7 ragazze - lettrici per passione

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Buone letture e tanti auguri alle vostre mamme!

martedì 24 aprile 2018

Segnalazione "Il segnato" di David Giuntoli

Buon pomeriggio lettori!

Oggi vi segnalo il primo libro di una trilogia: 

"Il Segnato" di David Giuntoli

un fantasy gotico ambientato in un medioevo del multiverso per molti aspetti simile al nostro, ma con alcune differenza assai marcate!

Titolo: Il segnato
Autore: David Giuntoli
Editore: Bookabook
Pagine: 332
Anno: 2017



Trama


Tardo Medioevo.
Germania, una delle tante nel multiverso spaziotemporale. 
Il dominio degli uomini è messo in discussione da demoni provenienti da altre dimensioni. La Chiesa dell'Unico Dio si erge a protezione dei suoi devoti; l'ordine dei preti guerrieri ha tenuto a bada i demoni fino al momento in cui una guerra feroce ne ha sterminato i membri. Solo Kaspar Vogel è sopravvissuto al massacro, ma è stato Segnato nel corpo e nello spirito.


Non è un classico universo Fantasy popolato dalle razze che siamo abituati a conoscere, ma un luogo all'apparenza simile a quello che sarà destinato a diventare l'Europa che tutti noi conosciamo, se non fosse che è infestato da orde di demoni che con gli umani non vogliono condividere alcuno spazio. Ad opporsi a questa travolgente forza è rimasta la Chiesa dell'unico Dio un'organizzazione religioso/militare che però è stata decimata in un'ultima grande battaglia dove i demoni hanno subito una sconfitta bruciante e apparentemente definitiva. Per anni gli umani hanno vissuto prosperando ma ora qualcosa ha ripreso a strisciare nelle tenebre. In questo setting si aggirano un misterioso uomo col corpo tatuato e una ragazzina provocante e provocatoria. Chi sono? Cosa hanno a che fare con le misterioso sparizioni degli umani e con un efferato omicidio che mette in allarme una tranquilla cittadina germanica?


Biografia Autore


David Giuntoli, 50 anni. Nato a Lucca, Pisano da una vita.

Infermiere; da sempre appassionato di letteratura horror, fantasy, fantascienza e giochi di ruolo.

Ha scritto il racconto “il mago” (genere realismo magico) entrato a far parte della raccolta “Pisani all’uscio” edito da Ensemble nel 2013

Nel 2015 sono usciti due suoi racconti in due diverse antologie: “Il ribelle gentile” (genere drammatico/storico) per “Vituperio delle genti” edito da MDS e “il premio” (genere horror/erotico) per “Sex Grindhouse” edita da Il Foglio

Nel 2016 MDS pubblica il racconto “La scelta” (genere fantascienza) nell’antologia “Fuori dal tempo”, il racconto “In una galassia lontana lontana” (racconto autobiografico) nell’antologia “Gabbie”, i racconti “il richiamo” (genere Horror) e “ognuno è quel che è” (genere favola) nell’antologia “cento di questi sogni”. La casa editrice “il Foglio” pubblica il racconto “Mimic e l’orribile minaccia degli Antichi” (genere super eroistico) nell’antologia “la nascita di Pisornopolis”

Nel 2017 pubblica il romanzo “Il segnato” edito dalla casa editrice Bookabook e il racconto “La prima portata” (genere Pulp) nell’antologia “L’altra metà di Pisa” edito da “Il Foglio”.

Sta ultimando il mediometraggio “il Bastione” uno spin off de “Il segnato” di cui è sceneggiatore e regista. 


Qui sotto trovate il link per acquistare il primo volume
mentre il secondo può essere ordinato qui



domenica 22 aprile 2018

Novità del mese di Maggio - Milena Edizioni

Buona domenica lettori!

Ecco due novità che Milena Edizioni ci propone per il mese di Maggio



Il primo è il romanzo d'esordio di Christian Coduto,

una commedia che affronta i temi dell'amicizia, dell'amore e della vita in chiave LGBT


Titolo: Spalla@Spalla: le (dis)avventure di Carlo&Luana
Editore: Milena Edizioni
Collana: LGBT
Anno: 2018



Sinossi


Italia, primi anni 2000. 

Carlo e Luana vivono insieme, ma non stanno insieme. Eppure tutti sono convinti del contrario. Lui è diabetico, lei è allergica all’universo. Poi c’è Tania, che è follemente innamorata di Carlo, ma sta con Emilio (che è un pediatra, forse, oppure no). Riccardo ha un cuore d’oro ed è un romanticone. Non dimentichiamoci di zia Francesca, che vive sempre con i bigodini in testa e parla a vanvera. La piccola Silvietta, invece, adora lo zio Carlo anche quando lui la tratta male. E ancora Angelina, Geena, Tory e Hilary che rompono le scatole a Luana nei momenti più inopportuni. Osvaldo vende la carne, Cristiano i cd, Ferdinando i giornali… come? Non ci avete capito nulla? Nessun problema: nemmeno loro!





Il secondo è un saggio scritto a quattro mani da 

Fabio Lastrucci e Vincenzo Barone Lumaga



Appassionati di Horror, Fantascienza e di ogni forma di arte, si sono incontrati a metà 

strada e hanno coadiuvato le proprie espressioni nello studio della cultura weird



Titolo: Com'era weird la mia valle
Autori: Fabio Lastrucci e Vincenzo Barone Lumaga
Editore: Milena Edizioni
Genere: Saggio
Anno: 2018

Prenotalo qui



Sinossi


Attraverso una serie di itinerari guidati, un’escursione tra gli aspetti salienti del Weird e del gotico, raccontati agilmente con istantanee che ne ritraggono le tematiche, i personaggi e gli antagonisti più significativi. Partendo dagli incubi ottocententeschi della Scapigliatura per arrivare a quelli contemporanei dello Splatterpunk, “Com’era Weird la mia valle” si immerge negli scenari della letteratura oscura esplorandone gli archetipi e le molteplici incarnazioni, in una lettura ad ampio raggio che si apre anche al cinema e al fumetto. In questi sentieri è possibile incrociare il passo con i labirintici abissi del perturbante, le creature selvagge del bestiario fantastico, gli ineffabili orrori di H. P. Lovecraft, oltre ad affacciarsi su di un secolo di investigatori dell’occulto e veder sfilare grandi villain, reali e immaginari, come Jack lo Squartatore, Oliver Haddo (Alesteir Crowley) oppure Fantômas. Un’apposita sezione del volume è dedicata ai narratori italiani che, a partire dall’Ottocento fino al terzo millennio, hanno scelto di cimentarsi occasionalmente o con continuità nel fantastico perturbante, per restituire dignità e merito a tanti coraggiosi pionieri di questa narrazione nel nostro Paese così come agli autori contemporanei in grado di confrontarsi con i nomi internazionali più blasonati.

venerdì 20 aprile 2018

Recensione "Il bacio del demone" di Eve Silver



Titolo: Il bacio del demone
Autore: Eve Silver
Editore: Leggereditore
Pagine: 308
Anno: 2011






"Il bacio del demone" è un altro dei tanti che attendeva da tempo immemore nella mia libreria e che ho deciso di leggere per la #thebroschallenge dato che per il mese di Aprile il tema era la magia. Sapevo che questo libro parlava di stregoni e quindi la mia scelta è ricaduta su di lui, purtroppo....

Ebbene si questo libro è stato una tragedia in tutti i sensi! Non credo di aver mai parlato totalmente male di un libro, qualcosa di solito si salva sempre, ma qui non posso farlo, questo libro è una vera oscenità. Se poi qualcuno di voi l'ha letto e vi è piaciuto fatemi sapere cosa ci avete trovato perchè sono curiosa, ma io non posso che parlarne male. Tra l'altro, avevo già acquistato il secondo volume, ma non lo leggerò per nessuna ragione al mondo xD


La storia inizia presentandoci Ciarran D'Arbois, uno stregone che per mille anni ha vissuto a guardia del confine che separa le dimensioni ovvero il confine tra il mondo degli umani e quello dei demoni. Ciarran ha appena scoperto un'auto praticamente distrutta che ha avuto un'avaria a causa di qualcosa che non appartiene al mondo degli umani, qualcuno è riuscito ad attraversare la barriera. Nota subito due morti sulla strada, però lui non può far nulla perchè salvarli vorrebbe dire rompere il Patto, poi mentre richiude lo squarcio provocato dal demone si accorge che c'è anche una bambina non ancora completamente morta. Decide di affievolire il suo dolore, ma, inaspettatamente, la bambina si impossessa del potere dello stregone e riesce a guarire. Nel frattempo era arrivato un demone alle spalle di D'Arbois e lo aveva sorpreso impotente.

Questo è praticamente il prologo del libro, dopodichè inizierà la storia vera e propria, oddio... se così vogliamo chiamarla.
Già dalle prime quattro pagine la cosa è stata ripugnante a partire da "l'uomo era tranciato a metà, in una pozza di sangue brillante che tingeva la ghiaia sottile" per arrivare alla bambina che ha il respiro debole, il corpo squarciato, le viscere riverse attorcigliate sul ventre e sull'erba, ma, a quanto pare è ancora viva!

Poi quando Ciarran e Clea (la bambina) si conosceranno (Clea ormai è diventata grande eh) avranno anche il colpo di fulmine! Ma questo è proprio un super colpo, roba che impazziscono entrambi, roba da vomitare xD


Per la prima volta nella sua vita Clea comprendeva il vero significato dell'espressione attrazione bestiale. "Oh. Mio. Dio" Non riusciva a respirare. A stento riusciva a pensare. Sentiva il corpo come in preda alle fiamme, un desiderio disperato di appoggiare i palmi alla mascella energica dell'uomo che le stava davanti, di toccargli la bocca fino alla curva discendente delle labbra, di assaporarlo e attrarlo a sè.

"un desiderio disperato di appoggiare i palmi alla mascella" ???? xD
e calcolate che era anche appena morta sua nonna alla quale teneva tantissimo, giusto così per dire...



Ma questo è solo un piccolo esempio! Aspettate ve ne faccio un altro:

"Ti prometto che ti starò vicina, tanto che sembreremo attaccati per un fianco".
Gli occhi di Ciarran avvamparono e Clea si rese conto che forse non aveva scelto le parole più adatte per rassicurarlo.
Attaccati per un fianco. Al bacino.

L'unica cosa che mi viene da dire è: no dai, ma veramente? xD



E come se non bastasse, durante tutto il racconto si ripetono continuamente le stesse cose. Una ripetizione all'infinito. 

Insomma, se ancora non l'avete capito io vi sconsiglio assolutamente di leggerlo :D però se siete curiosi o se siete masochisti vi lascio sempre il link per acquistarlo qui sotto :D oppure contattatemi che io lo scambio/vendo volentieri :) 



giovedì 19 aprile 2018

Segnalazione "Volevo fare il ginecologo" di Cristian Poggioli

Buongiorno lettori!

Oggi vi presento il libro irriverente e giocoso di Cristian Poggioli


"Volevo fare il ginecologo"

Titolo: Volevo fare il ginecologo
Autore: Cristian Poggioli
Autopubblicato
Genere: erotic/romantic 
Pagine: 160 + 34 poesie inedite
Anno: 2018


Trama


Una storia di vita quotidiana, giorni narrati con semplicità e con brio, episodi comuni, esilaranti o dolorosi. Perché è proprio da un grande dolore che principia la narrazione: la perdita della madre alla quale, l’io narrante, che, senza indugio, sceglie la strada dell’autobiografia, reagisce scavando nei ricordi e incamminandosi lungo i sentieri della vita che verrà. E così è giovane amante e poi compagno e padre, ma soprattutto spirito reattivo e positivo, dalla grande carica energetica che, con uno stile leggero e immediato, prova a travolgere e a passare al lettore quella stessa contagiosa energia. Passaggi veloci, ma anche poesie, pagine di riflessione, di storia personale raccontata come davanti ad uno specchio, ma anche tanta allegria e momenti piccanti, come il titolo lascia presagire.


Biografia Autore



Cristian Poggioli ha 45 anni, papà di un bimbo di nome Louis di 3 anni e due mesi, convive con la sua compagna Emanuela. Attualmente lavora come consulente per un'azienda di servizi edili. Ha l hobby per la buona cucina, possiede anche una pagina facebook “Le Deliziedi Cri” con circa 600 persone che seguono le sue ricette. Inoltre, ama la palestra e legge molto, soprattutto libri di storia.

L'idea di scrivere un libro scaturisce da un fatto molto grave, la morte di sua madre. Non riuscendo più a dormire la notte ha iniziato a scavare nei ricordi e da lì è nato tutto. Scrivere è stata la sua salvezza, è riuscito a superare il lutto buttando fuori tutto se stesso. 

Cristian Poggioli è un autodidatta, ha curato da solo il suo progetto a 360°, ha partecipato anche per due puntate ad una trasmissione radiofonica di Colors Radio, un'emittente di Roma.


Se siete curiosi di leggere il libro 
non vi resta che scrivere direttamente alla mail dell'Autore

cristianpoggioli@gmail.com

presto sarà inserito anche sui canali Amazon


mercoledì 18 aprile 2018

Recensione "Vita di un perdigiorno" di Joseph Freiherr von Eichendorff



Titolo: Vita di un perdigiorno
Autore: Joseph Freiherr von Eichendorff
Editore: NewtonCompton
Pagine: 100
Anno: 1995





"Vita di un perdigiorno" è uno dei tanti libricini che ho trovato nel bustone regalatomi da mio zio tempo fa, ma non mi decido mai a leggerli, probabilmente perchè esteticamente non mi attirano molto :D

Poi per il mese di Aprile abbiamo scelto tra le opzioni della #7ragazze1bookchallenge "un libro con la parola vita nel titolo" e guardando nella mia libreria ho scoperto tre libri che la riportavano. Alla fine, non so bene per quale motivo, ho deciso di leggere Vita di un perdigiorno.

La storiella che viene narrata è molto semplice: un giovane che veniva spesso rimproverato dal padre di essere un buono a nulla, un fannullone, decide un giorno di andarsene in giro il mondo. Prende il suo violino e inizia a girovagare fin quando conoscerà una bella signora che lo farà capitolare. A causa sua sarà protagonista di diverse altre avventure che alla fine si concluderanno in meglio con il matrimonio tra i due ragazzi che a quanto pare, a differenza di ciò che pensava il giovane, appartengono allo stesso status sociale.

D'un tratto uscì di casa mio padre, alle prime luci del giorno s'era già dato da fare al mulino col berretto da notte sbilenco sul capo: "Ehi, fannullone!", mi disse, "eccoti qua di nuovo spaparanzato al sole a perdere tempo e lasci solo a me tutto il lavoro. Non posso più farti mangiare a sbafo. La primavera è alle porte, vattene una buona volta in giro per il mondo e guadagnati il pane per conto tuo".
"Ah, è così?", risposi, "se sono un buono a nulla, allora voglio andarmene in giro per il mondo e costruirmi da me la mia fortuna."



Il racconto non ha nulla di particolare, a mio parere, e raccontandovi come finisce non vi ho fatto neanche spoiler perchè il tutto non è sicuramente incentrato sulla trama. Inoltre, nonostante sia composto da solo un centinaio di pagine ho portato la lettura avanti a rilento, non trovavo nulla che mi entusiasmasse o emozionasse, è in poche parole una storia abbastanza piatta che non mi ha cambiato sicuramente la vita xD 

Certo è che per comprenderlo o, meglio, per capire cosa si cela dietro ad esso, bisogna andare ad indagare sul periodo in cui viveva Eichendorff, sul suo modo di pensare, sulla sua visione della vita.
In breve, Eichendorff nutre una certa avversione per il suo tempo, rifiuta l'importanza che nella sua epoca riveste il lavoro produttivo e tutto questo lo riporta nella sua opera parlandoci di un perdigiorno, di un buono a nulla, di un personaggio semplice e spontaneo che passa il suo tempo a suonare il violino e a dormire. 
Oltre a ciò, il suo racconto è basato sulla lode alla bellezza della natura, sul piacere di viaggiare, sul desiderio dell'avventura e sulla curiosità, tutte cose che contrastano ampiamente con la sicurezza e la stabilità della sua epoca.

Se voi l'avete letto e, a differenza mia, apprezzato, ditemi pure la vostra opinione :)



lunedì 16 aprile 2018

Segnalazione "Lithium 48" di Fabio Iuliano


Buongiorno lettori!

Vi segnalo oggi un breve racconto distopico di Fabio Iuliano

una storia che fin dalle prime pagine confonde e sconcerta il lettore


"Lithium 48"

Titolo: Lithium 48
Autore: Fabio Iuliano
Genere: Distopico
Casa Editrice: Aurora Edizioni
Collana: Pensieri nuovi
Pagine: 70


Trama


Simone, un giovane giornalista e musicista, è sedato e rinchiuso in una piccola stanza bianca dell’Espace Maison Blanche, una struttura dove vengono confinate le persone sottoposte a trattamento sanitario obbligatorio. È solo l'atto finale di un percorso di 48 ore attraverso i vicoli di una Parigi controversa e misteriosa, in una dimensione filtrata dagli obiettivi di telecamere che Simone sente continuamente addosso. Egli cerca di ricostruire i motivi che l’hanno condotto in quel luogo e a quell’idea di essere manipolato da chi ha intorno e di avere solo l’illusione di essere libero. L'unico modo per capire la verità è quello di perdersi nelle strade di una terra familiare e sconosciuta insieme, che altro non è se non la metafora della ricerca di sé stessi.


“[…] Esistono gabbie di ogni forma e dimensione. A forma di ufficio, a forma di palco,
persino a forma di studio televisivo. Le banche di cui parlava Bert, lo spazzacamino. L’amico
di Mary Poppins. Non abbiamo mai dato la giusta importanza a ciò che ci facevano vedere
da piccoli: Mary Poppins, ad esempio, ci insegnava a diffidare delle banche. Meglio
spendere due penny per far mangiare piccioni, piuttosto che far mangiare maiali”.


Biografia Autore



Fabio Iuliano è un giornalista, musicista e insegnante di lingue. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal + e ha collaborato con l'Ansa e con il Centro (ex gruppo l’Espresso). Come blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America, ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco. Per Aurora edizioni, casa editrice indipendente trentina, ha già firmato New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz. Lithium 48 è il suo secondo romanzo.




Presentazione del romanzo Lithium 48 del 20 aprile 2018: “Lithium 48, Parigi tra rock e distopia

Passando” - Brano collegato alla playlist del romanzo; testo/ musica a cura di Fabio Iuliano


venerdì 13 aprile 2018

Segnalazione "Evadne e La valle delle Gorgoni" di Diana Al Azem


E' finalmente uscito il seguito di “Evadne - la sirena perduta”! 

Dopo aver raggiunto le prime posizioni nella piattaforma digitale di Amazon,

 arriva il secondo volume della serie

"Evadne e La valle delle Gorgoni"

Titolo: Evadne e La Valle delle Gorgoni
Autrice: Diana Al Azem
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: Young Adult/Fantasy
Pagine: 312

Data di uscita: 9/4/2018


Trama


Eva, seguita dai suoi fedeli amici, intraprenderà un viaggio senza ritorno verso l’isola dove sua madre è tenuta prigioniera. Nuovi personaggi e vecchi alleati riaffioreranno in quest’avventura per aiutare Eva a combattere contro l’esercito delle gorgoni. La feroce lotta tra il bene e il male, unita al cambiamento interiore della protagonista, renderà questa storia una lettura elettrizzante per coloro che desiderano immergersi in un mondo sorprendente. Un mondo in cui la realtà si fonde con la fantasia in un ricco mix di azione e colpi di scena.

Riuscirete a resistere al fascino delle sirene?


Non c’era tempo da perdere. Riempii i polmoni d’aria, chiusi gli occhi e corsi. I piedi non sentivano più la solidità del terre­no, galleggiando su un mare di assenza. Niente, non c’era nulla che sostenesse le mie membra. Solo aria. Il dio Eolo mi diede per alcuni secondi un pizzico di asso­luta e affascinante armo­nia. Il vento mi accarezzava il viso e mi abbracciava come una nuvola di cotone. Improvvisamente, tutti i sensi si rivelarono; le orecchie, il naso, gli occhi e la pelle si svegliarono come all’alba di un nuovo giorno. Ogni particella nell’aria, ogni goccia d’acqua, ogni granello di polvere sulle rocce… tutto era raccolto dai miei cinque sensi. Lungi dal sentirsi minacciato da una caduta mortale, il mio cuore piange­va felice per un nuovo inizio, una nuova identità. Come mi aveva detto il signor Fi­sher prima di partire, c’era un tempo per nascere e un tempo per morire.
Quello era senza dubbio il tem­po della mia resurre­zione.

Biografia Autrice




Diana Al Azem nasce a Granada a maggio del 1977. Ha stu­diato filologia inglese presso l’Università di Murcia, ma ha ter­minato gli studi presso l’Università di Essex in Gran Bretagna. È una lettrice instancabile di libri young adult. Evadne e la Va­lle delle Gorgoni è il suo terzo romanzo. In Spagna è appena uscito il ter­zo e ultimo volume della serie, intitolato Evadne – L’Ultima Leggenda.




giovedì 12 aprile 2018

Segnalazione "Se perdi il filo segui il cuore" di Giuseppe Gaudino


"Se perdi il filo segui il cuore"

Titolo: Se perdi il filo segui il cuore
Autore: Giuseppe Gaudino
Editore: Kimerik
Genere: Poesie
Pagine: 120
Anno: 2018


Trama


In alcune poesie le frasi sembrano quasi palpitare diffondendo attorno atmosfere e significati che si propagano in chi legge, come eco in cui riconoscere sogni e ricordi, amore e dolore. Le sue poesie sono vissute sulla propria pelle, nel proprio cuore, essendo frutto di una profonda introspezione, svolta nella ricerca di una risposta riguardante la tematica dell'amore nelle sue sfaccettature più importanti e incalzanti.


Biografia Autore



Il suo percorso poetico nasce dal dolore: egli inizia a scrivere le prime poesie dopo la fine di un grandissimo amore, vissuto per quattordici intensi anni. Subentra da subito la sofferenza, mista al senso di solitudine, e Giuseppe si isola dal mondo scrivendo la sua rabbia, le sue lacrime e il suo vuoto esistenziale. Le sue poesie d’amore sono difficili da respirare, proprio perché vissute e sofferte in prima persona, ma il poeta trae dal suo dolore l’energia vitale per rinascere e per giungere, più maturo, alla propria serenità interiore.